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Chi era la Gioconda?

Buonasera ragazzi, oggi ho deciso di parlare di una delle opere più famose del mondo, la Gioconda. Questo argomento mi è stato gentilmente proposto da un lettore ed ho deciso di soddisfare la sua richiesta.





Descrizione

L'opera è stata realizzata tra il 1503-1506 durante il suo terzo soggiorno fiorentino. Vediamo questa donna seduta, realizzata a mezzo busto in cui la figura si affaccia in uno spazio o una loggia aperta sul paesaggio. Quest'ultimo, insieme alla donna, sono perfettamente integrati e sono entrambi i protagonisti. Nel volto notiamo la tecnica dello sfumato, ottenuta attraverso le dita o un pezzo di stoffa. Leonardo lo sfuma in modo così graduale ed estremo che gli consente di nascondere gli angoli della bocca, degli occhi, delle sopracciglia.


L'arrivo in Francia

Nel 1516 Leonardo partì per la Francia, voluto dal Re Francesco I. Non sappiamo se Leonardo abbia regalato questo dipinto al sovrano come ringraziamento per l'ospitalità o se sia stato venduto insieme ad altre opere. Dopo la rivoluzione francese, il dipinto fu trasferito a Louvre dove risiede tutt'oggi.


Il mistero dello sfondo

Molti si sono chiesti dove si trovi il paesaggio raffigurato sullo sfondo, per molti si tratterebbe del Borgo di Bobbio visto dal Castello di Malaspina dal Verme. Questa teoria fa riferimento agli icnofossili citati da Leonardo nel Codice Leicester che dovrebbero essere gli stessi ritrovati Pierfrancesco di Gropparello, nei pressi di Bobbio. Inoltre, un altro elemento che ci rimanda al Borgo è proprio la presenza dello sfondo di un ponte che ritroviamo proprio in questo luogo.


E chi è la donna raffigurata?

Un altro mistero che ruota attorno a questo dipinto è l'identità della donna rappresentata. Secondo alcuni dovrebbe essere Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo (da cui il soprannome la Gioconda) ma è sono state ipotizzate anche altre donne come Caterina Sforza, Isabella d'Aragona o la stessa madre di Leonardo. Un'altra teoria lega questa figura a Bianca Sforza, moglie di Galeazzo Sanseverino (marchese di Borgo) e prima figlia di Ludovico il Moro (con cui Leonardo ebbe dei contatti durante il primo soggiorno milanese) che morì in circostanze misteriose generando un gran dolore del padre e del marito. Tra le varie teorie quella più accreditata sembra proprio questa anche se sembrerebbe che il volto di Bianca sia stato invecchiato per non rivelarne la vera identità.

Il rebus

Sembra che all'interno del dipinto ci sia un rebus composto dai caratteri G, S e 72 che indicherebbero proprio l'identità della donna raffigurata. I primi due farebbero affidamento alle iniziali di Bianca (Giovanna) Sforza e il 72 indicherebbe l'anno in cui il ponte di Bobbio è crollato. Per alcuni il tutto dovrebbe essere letto a specchio visto che Leonardo scriveva in maniera speculare e nelle ultime ricerche si è arrivati alla conclusione che i caratteri siano VL, LE (o B) e 72. che specchiati diventano JV, BJ ed SF. Il tutto va letto in una correlazione tra lettere-immagini, infatti, JV nell’occhio destro, posto sulle anella (anelli) dell’iride, diventa Jvanella”, mentre “BJ nell’occhio sinistro, posto sull’ancilla (pupilla) diventa Bjancilla”. La sigla specchiata SF sotto il ponte, che in altri studi era stata letta come 72, diventa Sforza: si trova infatti sul pelo dell’acqua, in lingua rinascimentale “orza”.


Spero che questo articolo vi sia piaciuto, a presto.❤️


 
 
 

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