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Agnese Visconti la ribelle


Buonasera lettori! Torno a scrivere su questo blog raccontandovi la storia di una nobildonna del Trecento poco conosciuta. Oggi parleremo di Agnese Visconti!


Biografia


Ultima figlia di Bernabò Visconti, Signore di Milano, e Beatrice della Scala, Agnese nacque nel 1363. Della sua infanzia si sa ben poco, con molta probabilità crebbe all'interno della residenza visconte situata nel Quartiere di Porta Romana.


Il matrimonio


Agnese sposò nel Francesco Gonzaga nel 1375. Il 15 Agosto di quell'anno furono celebrate le nozze per procura e solo nel 1380 la giovane si poté trasferire a Mantova, residenza del suo sposo, poiché si decise di aspettare che egli raggiungesse l'età della pubertà. Tuttavia la partenza fu posticipata all'anno successivo perché Agnese si era ammalata di vaiolo.

Del cerimoniale di questo matrimonio si ha una testimonianza molto importante, senza eguali tra i matrimoni dell’epoca, grazie al memorandum Pro adventu inclite domine Agnetis scritto da Capilupi.

In questo documento leggiamo della maestosa entrata di Agnese all'interno della città, infatti, per volontà di Ludovico II, Agnese avrebbe varcato le mura della città per poi procedere verso il palazzo signorile sotto un baldacchino portato dai cittadini e montata su un cavallo, mentre tutti gli altri avrebbero camminato a piedi. Il baldacchino era qualcosa di molto recente nella ritualità occidentale veniva utilizzato in una sola occasione, durante le processioni del varcato le mura della città per poi procedere verso il palazzo signorile sotto un baldacchino portato dai cittadini e montata su un cavallo, mentre tutti gli altri avrebbero camminato a piedi. Il baldacchino era qualcosa di molto recente nella ritualità occidentale e veniva utilizzato in una sola occasione, durante le processioni del Corpus Domini.

Il rapporto fra i due, inizialmente sereno, subì un burrascoso cambiamento quando nel 1385 Gian Galeazzo Visconti spodestò suo zio Bernabò dal trono di Milano imprigionandolo nel castello di Trezzo dove morì, forse avvelenato. Stessa sorte toccò ai fratelli minori, mentre i maggiori, Carlo e Mastino, furono condannati all'esilio. Durante i loro viaggi, passarono anche per Mantova per chiedere aiuto al cognato ma Francesco non mosse un dito, inoltre, Francesco si alleò anche con Gian Galeazzo e questo Agnese non glielo perdonò mai. Così la giovane donna decide di ribellarsi una volta per tutte al marito accogliendo alla corte di Mantova gli esuli fuggiti dalla nuova Signoria di Milano di Gian Galeazzo Visconti. Questo fu un affronto al marito ed al cugino di indicibile portata per quell’epoca, di conseguenza Francesco la fa rinchiudere nelle sue stanze senza possibilità di ricevere visite. Successivamente, Francesco chiese consiglio a Gian Galeazzo che suggerì di sbarazzarsi di lei.


La condanna a morte


Viene messo in atto un piano, Francesco parte per la Francia, ma prima di farlo sostituisce le due guardie del corpo della consorte poste a presidio delle sue stanze con un cavaliere, Antonio da Scandiano che ha il compito di seguirla ovunque e di accompagnarla ovunque. Non si sa se fra i due sia nata effettivamente una storia ma Francesco, tornato dal viaggio, accusa la moglie di adulterio. Il 7 febbraio 1391, Agnese verrà condannata a morte tramite decapitazione, mentre il suo presunto amante verrà impiccato.


Spero che questo articolo vi sia piaciuto, a presto. ❤️





 
 
 

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