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Chi era davvero l'Imperatrice Sissi?

Buonasera cari lettori! Oggi ho deciso di parlare di una delle donne più famose della storia, l'imperatrice Elisabetta d'Austria, meglio conosciuta con il suo soprannome, Sissi.




Biografia

Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nacque a Monaco di Baviera. nel 1837, quarta figlia dei duchi Massimiliano Giuseppe e Ludovica. L'infanzia di Sissi non fu spensierata poiché il padre no si interessò mai dei suoi figli prediligendo la compagnia delle numerose amanti. Per questo motivo, gran parte della sua educazione fu impartita da sua madre e alla bambina fu concessa molta libertà verso gli obblighi di corte consentendo a Sissi di crescere in un ambiente che si discostava da quello tipico degli aristocratici.


L'incontro con Francesco Giuseppe e il matrimonio

All'età di 16 anni, Elisabetta andò con sua madre e la sua sorella maggiore Elena ad Ischl per conoscere quello che sarebbe dovuto essere il marito di quest'ultima, Francesco Giuseppe, Imperatore d'Austria. La madre di Francesco, l'arciduchessa Sofia, era sorella di Ludovica, madre di Sissi e quindi i tre erano di fatto cugini di primo grado. Quando l'Imperatore vide Elisabetta, rimase folgorato dalla sua bellezza e per questo decise di sposarla. Nei mesi successivi a questo incontro, i due si scambiarono varie epistole dove Elisabetta firmava con il diminutivo "Lisi" infatti il soprannome "Sissi" è frutto di un errore di Francesco che lo leggeva "Sisi". I due convolarono a nozze nell'Aprile del 1854 e da questa unione nasceranno quattro figli: Sofia, Gisella, Rodolfo e Maria Valeria.

Una vita difficile a corte

Come è stato detto in precedenza, Sissi ebbe un'educazione molto libera che si sposava ben poco con quella della corte Viennese. Fin da subito ad Elisabetta iniziò a soffrire a causa del rigido protocollo reale accentuato dalla presenza della suocera e questo porterà alla nascita di un rapporto conflittuale fra le due anche se in un secondo momento Sissi si rese conto che l'arciduchessa aveva agito sempre a fin di bene. Anche i rapporti fra lei e suo marito non furono dei migliori, a causa degli impegni di corte e la poca empatia verso i problemi di Sissi questo peggiorò la sua permanenza a Vienna.

Il malessere fisico e psicologico

Tutte queste situazioni gettarono l'imperatrice in uno stato di sconforto che si manifestò attraverso malesseri fisici e psicologici. Dal 1858, Sissi iniziò ad avere frequentemente febbre, poco appetito e i medici non compresero a pieno la causa di tutto ciò. Le uniche cose che riuscivano a migliorare la condizione della donna erano i viaggi in giro per l'Europa e il ritorno in Baviera.

L'ossessione per la cura del corpo

Sissi era considerata una bella donna e di questo ne era consapevole, proprio per questo cercò sempre di conservarsi bella e giovane arrivando ad una vera e propria ossessione. Secondo le cronache dell'epoca, Elisabetta era alta 1.72, pesava 50 kg e aveva dei capelli castani e lunghi che sciolti le toccavano le caviglie e li curava lavandoli ogni 3 settimane con un composto di cognac e 30 uova. Altre tre ore ogni giorno erano dedicate ai capelli, che venivano intrecciati da Fanny Angerer, richiesta espressamente dall'imperatrice. Una delle sue creazioni più famose fu l'acconciatura a "corona", con grandi trecce raccolte sopra il capo, divenuta il simbolo di riconoscimento di Elisabetta. Praticava inoltre molti sport, tra cui: scherma, equitazione, ginnastica e faceva molte e faticose camminate insieme alla sua dama dalla durata anche di 7-8 ore. Per la cura della pelle invece faceva maschere notturne e bagni caldi nell'olio d'oliva. Ad oggi si pensa che Sissi soffrisse di anoressia nervosa la quale comporta irrequietezza, rifiuto del cibo e del sesso. Ciò potrebbe anche spiegare il fatto che Elisabetta sembrava riprendersi subito non appena si allontanava da Vienna e dall’imperatore. Probabilmente cercò di migliorare il suo aspetto fisico anche per una forte insicurezza riguardo i suoi denti, infatti lei li detestava. La suocera aveva sempre commentato duramente questo suo problema alimentando i suoi complessi; Elisabetta allora cercava di comunicare con la bocca semi chiusa, quasi bisbigliando, e questo rendeva la sua pronuncia pessima e la faceva sembrare stupida agli occhi dei più, perciò decise di smettere di parlare fatta eccezione per lo stretto necessario, e mostrare a tutti solamente la sua bellezza.


L'amore per l'Ungheria

Elisabetta fu incoronata Regina d'Ungheria nel 1867 a Buda e ottenne la residenza a Gödöllő, dove Elisabetta visse la maggior parte del tempo. L'ultima figlia, Maria Valeria, la preferita dell' Imperatrice . Fu volutamente fatta nascere in questa città, in omaggio ai suoi sudditi favoriti. Inoltre Elisabetta si occupò personalmente della sua educazione, cosa che non aveva fatto con gli altri tre figli. Qui trascorreva ore e ore a leggere, in particolare libri sull'antica Grecia e sulla mitologia, argomenti che amava.


La morte

Nel settembre 1898, l'imperatrice si recò in incognito a Ginevra. .Doveva prendere il battello per Montreaux quando l'anarchico italiano Luigi Lucheni, informato sull'indirizzo dell'imperatrice e sulle sue sembianze da Giuseppe della Clara, si appostò dietro un ippocastano, armato della sua lima nascosta in un mazzo di fiori. Al passaggio dell'imperatrice la pugnalò al petto, con un unico colpo preciso; tentò poi di fuggire ma poco dopo fu arrestato da quattro passanti, non lontano dal luogo dell'attentato. Al commissario che lo interrogava chiedendogli il motivo del suo gesto, pare abbia risposto: «Perché sono anarchico. Perché sono povero. Perché amo gli operai e voglio la morte dei ricchi». L'imperatrice, che correva verso il battello si accasciò per effetto dell'urto, ma si rialzò e riprese la corsa, non sentendo apparentemente nessun dolore. Fu solo una volta arrivata sul battello che impallidì e svenne nelle braccia della contessa Sztáray. Il battello fece retromarcia e l'imperatrice fu riportata nella sua camera d'albergo; spirò un'ora dopo, senza aver mai ripreso conoscenza.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto, a presto. ❤️

 
 
 

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